Si tenuto a Roma a fine maggio il primo incontro dei referenti della formazione ECM della FNOPI, un incontro organizzato come punto di incontro, mediazione, elaborazione, stimolo e aggiornamento degli OPI impegnati a supporto degli iscritti nella loro autoformazione.
La Federazione ha voluto spingere la costituzione di questo organismo coinvolgendo gli Ordini provinciali per dare una direzione condivisa e coerente a questo impegno; i rappresentanti riuniti in assemblea si incontreranno periodicamente, talvolta suddividendosi in macroaree (Nord, Centro e Sud), e cercheranno di dare risposte unitarie alle problematiche e alle criticità riguardando la formazione ECM degli infermieri.
La formazione continua, la manutenzione delle competenze, l’aggiornamento costante dei saperi sono uno dei fulcri che connotano il professionista Infermiere che sappiamo però scontrarsi spesso con difficoltà di limitata offerta, di accesso e di partecipazione legata ai carichi di lavoro da cui sono gravati.
I presidenti Pateri e Riganelli (OPI di Cagliari e Perugia) e una rappresentante del Co.Ge.A.P.S. (Consorzio Gestione Anagrafica delle Professioni Sanitarie) hanno descritto la situazione attuale e le prossime novità con cui dovremo tutti confrontarci.
Con la fine del corrente anno termina l’attuale triennio formativo 2017-2019 e deve risultare raggiunto da ciascun professionista lo score di 150 crediti, obiettivo sottoposto a esclusioni ed esenzioni e favorito nel suo raggiungimento da nuove possibilità di reperimento crediti. Su questi due punti torneremo in seguito.
Invitiamo chi non lo avesse fatto, a registrarsi sul sito del Co.Ge.A.P.S. e verificare la propria situazione ricordando che esiste un ritardo nel registrare i crediti maturati e che ogni situazione che esenta dagli obblighi non è automaticamente registrata ma va corretta dal professionista. E’ anche possibile contattare la segreteria dell’Ordine di appartenenza che ha modo di accedere ai dati degli iscritti, riferire situazioni e offrire suggerimenti.
Va ricordato anche che il nuovo Codice Deontologico degli infermieri all’articolo 10 recita: “Conoscenza, formazione e aggiornamento: L’Infermiere fonda il proprio operato su conoscenze validate dalla comunità scientifica e aggiorna le competenze attraverso lo studio e la ricerca, il pensiero critico, la riflessione fondata sull’esperienza e le buone pratiche, al fine di garantire la qualità e la sicurezza delle attività. Pianifica, svolge e partecipa ad attività di formazione e adempie agli obblighi derivanti dal programma di Educazione Continua in Medicina.” e che questo obbligo comporta un dovere ed una responsabilità aggiuntiva per tutti gli infermieri e ricadute su chi esercita la funzione disciplinare.
Recentemente una trasmissione televisiva ha riferito della denuncia di un medico da parte di una paziente, l’iter di indagine ha palesato l’inadempienza del clinico rispetto alla formazione ECM ed il suo ordine, quello di Aosta, è stato costretto a sanzionare l’iscritto. Va da sé che tale primo caso rappresenta un precedente che non può tranquillizzarci: errori potenzialmente correlati al mancato aggiornamento professionale non avranno più solo ricadute legali ma anche disciplinari.
AGE.NA.S, Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, ha messo a disposizione alcuni documenti che permettono di orientarsi nelle regole della materia ed un sistema di FAQ (domande fatte dagli utilizzatori) di cui daremo notizia in seguito. Due però sono importanti e ne riportiamo il collegamento ad Age.Na.S. in modo da consentirle l’approfondimento:
Il tempo che manca alla chiusura dell’anno e del triennio va sfruttato per riuscire ad adempiere all’obbligo formativo (150 crediti triennali ridotti a 120 se nel triennio precedente si era rispettato l’obbligo) attraverso le consolidate modalità rappresentate dagli eventi formativi residenziali o a distanza.
Sono state però introdotte novità sugli strumenti per documentare il proprio aggiornamento che per ragioni di spazio non disserteremo in questo articolo; riporteremo invece link esplicativi o documenti da scaricare ad una breve descrizione di questi nuovi modi formativi:
- Pubblicazioni scientifiche: I professionisti sanitari autori di pubblicazioni scientifiche censite nelle banche dati internazionali Scopus e Web of Science / Web of Knowledge maturano il diritto al riconoscimento di crediti ECM
- Attività di tutoraggio: il documento collegato illustra la modalità attraverso cui il Professionista Sanitario può inoltrare richiesta di riconoscimento dei crediti ECM per attività di tutoraggio sulla banca dati del Co.Ge.A.P.S.
- Sperimentazioni cliniche: Il documento illustra la modalità attraverso cui il Professionista Sanitario può inoltrare richiesta di riconoscimento dei crediti ECM per sperimentazioni cliniche sulla banca dati del Co.Ge.A.P.S.
- Attività di autoapprendimento: se derivante da attività di lettura di riviste scientifiche, di capitoli di libri e di monografie non preparati e distribuiti da provider accreditati ECM e privi di test di valutazione dell’apprendimento con il limite del 10% dell’obbligo formativo individuale triennale (fino ad un massimo di 15 crediti nel triennio)
- Formazione all’estero: le attività formative svolte all’estero sono finalizzate al miglioramento della pratica sanitaria attraverso un apprendimento «diretto» e «personale» delle esperienze straniere che stimoli un’effettiva e adeguata comparazione interculturale”
La Federazione Nazionale OPI e gli Ordini provinciali hanno e/o stanno attivando risposte per facilitare l’adesione dei propri iscritti agli obblighi di formazione ECM,
- creando una piattaforma nazionale con un sistema di FAQ riguardanti la formazione ECM,
- attraverso l’attivazione di nuovi percorsi ECM sul portale https://www.fadinmed.it/ (oggi non ne risultano presenti),
- organizzando corsi di alfabetizzazione alla piattaforma Cogeaps,
- preparando un condensato del Manuale FC del professionista
Per ogni ulteriore e precisa informazione, vi invitiamo a fare riferimento ai portali i cui collegamenti sono forniti più sopra.