Il prossimo 29 novembre è in programma la V Giornata Nazionale sulla Libera Professione Infermieristica a Firenze, nell’ambito del Forum Risk Management, presso la Fortezza Da Basso in via Filippo Strozzi 1.
Si tratta del periodico appuntamento della comunità infermieristica sul tema della libera professione che oggi riguarda circa 60mila professionisti impegnati a vario titolo nei servizi sanitari per l’assistenza alla persona.
È un tema su cui vale la pena investire energie e sperimentare modelli organizzativi innovativi per essere all’avanguardia specie in un contesto critico come quello degli ultimi anni, contrassegnato dalla contrazione della spesa sanitaria e dall’aumento di quella privata dei cittadini.
I liberi professionisti sono soprattutto gli infermieri più giovani, nelle fasce di età inferiori a 30 anni, ma anche in quella dai 41 ai 50 e il loro impegno ha bisogno di formazione continua per essere assolutamente preparati nel campo dell’assistenza e del lavoro.
I temi caldi per loro sono quanto mai attuali: dall’intramoenia che avrà comunque un impatto sull’attività che svolgono all’equo compenso, necessario per evitare sfruttamenti di professionisti impegnati a basso costo da gruppi che non tutelano la professionalità e i cittadini a cui si rivolgono, ma i loro interessi economici.
Nel mercato del lavoro i liberi professionisti devono anche fare i conti più degli altri con l’abusivismo, fonte di enormi criticità e con novità normative come il nuovo codice degli appalti per tutelare il rapporto qualità-prezzo che consente di mantenere il rispetto della qualità del lavoro.
Il libero professionista deve poi sviluppare le massime capacità relazioni possibili, creando i “contatti” che mettono in risalto la sua professionalità e deve avere grande capacità organizzativa, essere un vero e proprio imprenditore, senza mai perdere di vista la base della sua professione: prendersi cura delle persone.